Ha riaperto il 4 Febbraio la mostra dedicata al maestro del Settecento veneziano
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Strizza l’occhio anche a Milano l’esposizione curata da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti alle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala. Il gioiello dell’Intesa Sanpaolo, dedicato ad arte e cultura, ospita 70 capolavori di Tiepolo e artisti suoi contemporanei dal 30 ottobre 2020.
Nei mesi scorsi, per ovviare alla chiusura causata dalla situazione pandemica, è stato reso disponibile un tour virtuale ancora accessibile collegandosi a https://www.gallerieditalia.com/virtual-tour/tiepolo/.
Un rapporto particolare quello di Giambattista Tiepolo con il capoluogo meneghino, che considerava come la sua seconda patria.
L’artista arriva in città nel 1730, accingendosi alla prima impresa decorativa all’interno di Palazzo Archinto. Purtroppo il ciclo pittorico è andato completamente perduto nel 1943, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Seguiranno i cantieri di Palazzo Casati, nominato poi Dugnani, e della basilica di Sant’Ambrogio, unico progetto decorativo per un luogo sacro milanese. Culmine della sua attività nel capoluogo lombardo, oltre a Palazzo Gallarati Scotti, sarà la visione magnifica e trascinante della galleria di Palazzo Clerici.
L’avventura di Tiepolo proseguirà poi a Bergamo, in Val Seriana ed in alcuni territori bresciani.
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Grazie, invece, al collezionismo recente sono giunti nelle raccolte pubbliche lombarde dei preziosi bozzetti del maestro (Museo Poldi Pezzoli e Pinacoteca di Brera a Milano; Accademia Carrara a Bergamo), oltre alla giovanile Madonna del Carmelo, custodita sempre a Brera, e lo spettacolare soffitto che orna la volta del milanese Palazzo Isimbardi, proveniente dalla dimora vicentina di Angelo della Vecchia.
Tornando al percorso espositivo presso le Gallerie d’Italia la visita si compone di otto sezioni che ripercorrono la vicenda artistica del maestro, seguendone l’affermazione internazionale. Si parte dagli esordi a Venezia per arrivare alle grandi committenze presso le corti europee di Germania e Spagna.
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In particolare gli anni della Germania e della Spagna sono caratterizzati dalla stretta collaborazione tra Tiepolo e i figli, Giandomenico e Lorenzo. La mostra si chiude emblematicamente con un confronto tra padre e figlio: il San Francesco d’Assisi riceve le stimmate di Tiepolo senior, normalmente conservato al Museo del Prado, e Abramo e i tre angeli di Giandomenico, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, prezioso partner dell’evento.
L’esposizione alle Gallerie d’Italia, prolungata fino al 2 maggio 2021, è la prima mostra dedicata a Tiepolo sviluppata a Milano e cade nella significativa ricorrenza dei duecentocinquant’anni dalla sua dipartita.
Durante il percorso di visita traspare come l’artista sia stato un narratore senza uguali di temi storici, mitologici e biblici anche in funzione della celebrazione dei committenti. Le sue scelte di stile sono maturate grazie allo studio dei classici della tradizione veneziana (Tintoretto e Veronese tra i primi) oltre al confronto con talenti a lui contemporanei.
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Vera “chicca” che attende i visitatori è la presenza in mostra della pala di Este, un noto capolavoro del pittore visibile a Milano prima della sua attesa ricollocazione, dopo anni di restauro, nell’abside del duomo atestino. L’opera evoca l’intervento miracoloso di Santa Tecla per allontanare il disagio di una pestilenza che aveva investito la cittadina: un segno d’auspicio per una celere ripresa dopo la buia parentesi dovuta al Covid-19.
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