1, 2, 3…Napoli! Dove l’antico ed il contemporaneo si incontrano arte contemporanea Napoli
Pianificare un viaggio, stravolgere i programmi e tornare con un bagaglio carico di esperienze: ecco il mio tour di Napoli e dintorni 🙂
Partenza a fine luglio, prima tappa a Roma per la mostra dedicata a Raffaello alle Scuderie del Quirinale ed i capolavori dalla collezione di Roberto Longhi ai Musei Capitolini. Poi rotta verso Napoli Centrale. Chi mi segue con affetto si ricorderà sicuramente del mio viaggio nel capoluogo campano.
Perché parlarne solo adesso?!
Perché alcune esperienze hanno bisogno di sedimentare e poi Settembre è dietro l’angolo: un mese che sarà davvero speciale sia per la città che per me.
Infatti, qualche giorno fa, è arrivata a Palazzo Reale la casa di Rosa Parks, figura simbolo del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Era diventata famosa per essersi rifiutata di cedere il posto ad un “bianco” quando ancora vigeva la divisione “razziale” sui mezzi pubblici. Correva l’anno 1955, ma, a quanto pare, gli Stati Uniti devono ancora farne di passi in avanti su questo tema…
Napoli
Artefice di tutto ciò è la Fondazione Morra Greco, assieme a Spazio Nea. Protagonista l’artista Ryan Mendoza, che ha acquistato la casa nel 2017. Titolo emblematico dell’installazione è “Almost Home”: “quasi a casa” e detto da Mendoza, che ha vissuto a Napoli per ben quindici anni, fa ancora più effetto.
“Una vicenda che va riconsiderata con forza, proprio dopo la morte di George Floyd”, ha sentenziato Mendoza stesso.
Vi assicuro che, a breve, dedicherò un articolo sul blog proprio all’installazione partenopea visitabile fino a dicembre 2020.
arte contemporanea Napoli
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Napoli è così, ha mille sfaccettature e ti riserva sempre delle sorprese: nel cortile di Palazzo Reale, residenza storica dei viceré spagnoli e della dinastia borbonica, svetterà fino a fine anno anche la celebre casetta in legno di Detroit.
Antico, moderno e contemporaneo si uniscono nel nome dell’arte e della cultura, come accaduto nel mio viaggio.
Napoli
Punto di partenza ed approdo sicuro delle mie “esplorazioni” artistiche è stato SuperOtium, dal latino “Super” (andare oltre) e “Otium” (tempo della creatività). No, non il solito hotel bensì uno spazio nel cuore del centro storico che coniuga attività ricettiva e cultura. Residenze per artisti, ideazione di eventi, progetti speciali e organizzazione di incontri. Il tutto immancabilmente in relazione con il territorio, secondo un legame inscindibile. L’idea è quella di prendersi cura delle persone, delle idee e della città.
La sera non tornavo in albergo: tornavo a casa, senza voler fare retorica.
Poi una delle due finestre della mia stanza si affacciava sul cortile del Museo Archeologico.
Che dire: un segno del destino 😉
1, 2, 3…Napoli! Dove l’antico ed il contemporaneo si incontrano arte contemporanea Napoli
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Nicola Ciancio e Vincenzo Falcione hanno aperto l’attività nel 2017 raggiungendo già ottimi traguardi. SuperOtium è diventato uno degli spazi chiave della Napoli creativa, citato anche da Elle Decor. Cinque camere, una suite, una grande area comune con cucina centrale ed elementi modulari adattabili alle varie funzioni. Il design degli interni è stato realizzato dagli Hypereden, collettivo protagonista del progetto inaugurale. Perché le residenze di SuperOtium si dividono in due grandi gruppi: quelle curate direttamente dallo spazio e quelle in partnership con altre realtà. Tutti i progetti si concludono con una mostra, un talk e/o uno studio visit. Ai creativi viene chiesto di lasciare una traccia del proprio passaggio: un’opera in conto-vendita, una pubblicazione…un segno tangibile che andrà ad arricchire la home gallery o la biblioteca di testi di arte e design.
SuperOtium
Minimo comune denominatore è quello di offrire nuovi punti di vista attraverso i quali guardare la città e creare nuove connessioni. Fino ad oggi negli spazi di SuperOtium si sono avvicendati: Bianca Felicori, Marisol Malatesta, Simona Da Pozzo ed Alessandra Arnò, Pietro Gaglianó, Massimo Uberti, Kensuke Koike, Raffaella Menchetti, Clara Cirera e Sara Serrano, Nuvola Ravera, Yasser Almaamoun, Blase, Khaled El Mays, Gianluca Panareo.
Oltre alle residenze i progetti sono stati: “Trame, Dialoghi interdisciplinari intorno al costume” in collaborazione con la Film commission regione Campania; “Souvenirs from Europe”, curato dalla casa editrice portoghese Ghost; “La Digestion – musica ascoltata raramente” ed “incontri SENSazionALI”, in collaborazione con il duo di artisti Bianco-Valente.
1, 2, 3…Napoli! Dove l’antico ed il contemporaneo si incontrano
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E per quanto riguarda il futuro?!
Tra ottobre e novembre 2020 dovrebbe prendere il via la tappa napoletana di “Grand Tour en Italie”, residenza itinerante curata da Susanna Ravelli e Michela Eremita. Verranno coinvolti artisti mid-career per riflettere sui temi del viaggio e della migrazione.
Ma in tutto questo insieme di progetti, io ho eletto i due miei preferiti.
La tappa di “Doors” in cui Massimo Uberti, attraverso azioni site specific, ha ricreato luoghi per “abitanti poetici” (è previsto un secondo intervento nel 2021 nell’area portuale di Napoli) e “Ritorno. Il culto delle anime pezzentelle” curata da Francesca Amirante all’interno del Complesso museale di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco.
Proprio da qui iniziano i miei consigli di viaggio sulla Napoli “da scoprire”.
arte contemporanea Napoli
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Nel cuore di Spaccanapoli, lungo via dei Tribunali, si trova la chiesa seicentesca di Santa Maria delle Anime del Purgatorio. Varcata la sua soglia inizia un vero e proprio viaggio nella cultura napoletana. Infatti l’antico e grandioso ipogeo ospita ancora oggi l’affascinante culto rivolto a resti umani anonimi, intermediari per invocazioni e preghiere.
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Rimanendo sempre nel cuore della città imperdibile è il chiostro maiolicato del monastero di Santa Chiara, opera del 1739. I due viali che attraversano lo spazio sono caratterizzati da 64 pilastri ottogonali maiolicati, fiancheggiati da sedili, colonne e due fontane. Tutto rivestito in maiolica, of course.
arte contemporanea Napoli
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Altra tappa irrinunciabile è il Museo Cappella Sansevero, al cui centro svetta la scultura marmorea del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Leggenda, esoterismo ed alchimia si mixano nella figura di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero.
Cristo Velato
Napoli non è solo folclore, gastronomia e paesaggio. È una città ricca di cultura ed innovazione, in grado di stimolare la creazione di nuovi progetti ed idee. Tra i suoi ammiratori anche il misterioso Bansky, che ha voluto omaggiarla lasciando in Piazza Gerolomini una “Madonna con la pistola”. In origine un’altra opera si trovava in Via Croce.
E si sa: il primo Bansky (dal vivo) non si scorda mai 😉
arte contemporanea Napoli
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Le gallerie d’arte contemporanea sono numerose: Lia Rumma, Alfonso Artiaco, Thomas Dane, per citare quelle che ho avuto occasione di visitare, così come le fondazioni ed i Musei. Il Madre (Museo d’arte contemporanea Donnaregina), il Museo Hermann Nitsch e la sezione dedicata del Museo e Real Bosco di Capodimonte sono imperdibili.
E visto che si passeggia nella storia: perché non visitare anche Ercolano e Pompei?!
Tramite la Ferrovia Circumvesuviana si raggiungono in brevissimo tempo.
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Napoli, per la sua posizione nel Mediterraneo, è un crocevia di culture diverse che l’hanno resa una città in costante trasformazione, senza mai perdere la sua forte identità.
Un vero e proprio “museo” a cielo aperto.