Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan

azienda agricola landini

Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan azienda agricola landini

Una full immersion in un canapeto dopo aver attraversato campi di girasoli. Merito dell’Azienda Agricola Landini, specializzata in colture oleaginose. 

Ma che ci fa Art Nomade Milan tra lino e balle di fieno?!

Prendi una giornata assolata di Luglio, ai piedi del borgo medievale di Castell’Arquato, arroccato sulla collina a dominare il paesaggio della vallata. Qui sorge l’Azienda Agricola Landini, inaugurata nel 1989. Una realtà familiare che parte dai genitori per arrivare a Francesco e Maria Chiara, uniti nella vita oltre che nel lavoro.

Uno laureato in Ingegneria Chimica, l’altra in Economia e Commercio.

E si dedicano all’agricoltura?!

Ebbene sì, facendolo con lungimiranza, attenzione all’ambiente e allo stile di vita eco sostenibile.

Non un ripiego per fuggire da chissà quali angosce odierne, bensì una decisione consapevole che è alla base di una storia che merita di essere raccontata.

Dopo anni passati a coltivare e studiare le colture tipiche della Pianura Padana, nel 2015 arriva l’idea vincente: dedicare una parte di produzione alle oleose, nello specifico canapa sativa e lino.

Devo ammettere che non sono tanto esperta di food, nonostante abbia lavorato per alcuni anni negli uffici di una grande catena della distribuzione organizzata italiana. La “questione” della canapa, però, la conoscevo anche io: balzata agli onori della cronaca per la legalizzazione, anche in Italia, di alcune varietà a basso THC (tetraidrocannabinolo, principio con effetti stupefacenti).

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Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan I coniugi Francesco e Maria Chiara

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Quando ho iniziato a lavorare nel favoloso mondo dell’arte ho scoperto la nicchia della tradizione tessile e con essa i tessuti di canapa.

Dai fusti delle piante di cannabis sativa si ottiene, infatti, una fibra tessile che in passato era utilizzata anche per la produzione di carta.

Per inciso, Francesco ha scritto un libro di poesie, “Il Profumo del Tempo” e, durante la visita all’azienda, ci ha omaggiato di una composizione, stampata proprio su un foglio di carta di canapa.

Oltre al supporto per scrittura, in passato in Italia esisteva una grande tradizione di produzione tessile. Corde e vele venivano create in grande quantità, grazie all’espandersi delle Repubbliche Marinare. Anche le telerie per uso domestico erano molte diffuse, specie in Emilia Romagna. Ancora nel 1910 ben 45.000 ettari di terreno ospitavano canapeti.  Già nel 1876 il “Linificio e Canipificio Nazionale” era una società quotata in borsa. La crisi del settore è arrivata con l’aumento dell’utilizzo della iuta e del cotone, fino ad arrivare al 1975, quando fu inasprito il divieto di coltivare cannabis indica.

Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan

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Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan Tessuti di canapa e lino

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Attualmente la Landini non si occupa di tessuti, ma i proprietari nei loro magazzini, superbamente ristrutturati, hanno trovato tantissimi utensili antichi che servivano per questa lavorazione.

Inoltre, essendo specializzati in colture oleose, entra in gioco anche il lino.

Nonostante sia una componente di moltissimi abiti estivi “chic“, in Italia non esistono più impianti di stigliatura, ovvero quel passaggio atto a liberare le fibre dagli steli. Dopo che si è recuperata la parte commestibile, i cosiddetti “balloni” rimangono invenduti, o meglio non si trova nemmeno una realtà che li voglia in regalo.

Preferiscono acquistare il lino dalle Fiandre“, mi ha confermato Francesco.

Un’amara verità, se pensiamo all’importanza che riveste l’ambito moda nel Bel paese, i cui marchi sono conosciuti a livello internazionale.

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Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan Piantagioni di canapa

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Attenzione all’ambiente, stile di vita sano e produzione etica: la scelta di recuperare la coltivazione di canapa comporta un minor utilizzo idrico, non richiede diserbanti o concimi, permettendo la produzione di alimenti 100% naturali.

Non occupandosi di tessile, cosa producono dunque i Landini?

Olii, farine ed il famoso CANAFE’, che nel 2018 ha ottenuto il marchio di brevetto europeo.

Dai semi di lino e canapa, tramite spremitura a freddo, si ottengono olii naturalmente ricchi di Omega-3, Omega-6, antiossidanti, vitamina E e acidi grassi polinsaturi. Prodotti da utilizzare in cucina, perfetti anche per alimentazione vegana o per arricchire la nostra beauty routine.

Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan

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Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan Olio di semi di lino

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Altro punto di forza sono le farine, ricche di proteine, fibre e sali minerali, fino ad arrivare al CANAFE’. Una bevanda alternativa al classico caffè, composta da un’alta percentuale di semi di canapa, dal gusto ricco e delicato senza i disturbi di insonnia ed eccitazione che la caffeina provoca in alcuni soggetti.

Farine ed olii diversi dal comune, ma come utilizzarli sulle nostre tavole?!

In mio soccorso è arrivato lo chef Federico Costa, ambasciatore di Terra Derthona, che ha preparato un pranzo degustazione composto da gnocco di farina di lino, riso pilaf e semi di canapa a profusione, fino al dolce.

Scommetto che vi ho fatto venire l’acquolina in bocca: andatelo a trovare al Caffè della Posta di Castelnuovo Scrivia 😉

Un vero peccato poter trasmettere solo in parte, attraverso queste righe, l’atmosfera che ho respirato.

Non vi resta che far visita all’Azienda Agricola Landini o consultare il loro sito web , dove troverete tutti i prodotti e i suggerimenti sul loro utilizzo nell’interessante e simpatica area blog 🙂

E chissà che non scopriate di aver già sentito parlare di loro: sono stati recensiti da numerose riviste, oltre ad aver partecipato ad importanti fiere di settore.

Ora torno a “perdermi” tra i girasoli, accompagnata dalla fragranza di limonene.

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Sapori dal passato, tra alimentare e tradizioni tessili – Art Nomade Milan